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(dal gr. Heraklès - Ercole; p. consacrata a questo eroe).P. bienne o perenne; pelosa e di odore ingrato; f. alto fino a 1,5 m., robusto, cavo, striato-solcato; fg. a lamina spessa, assai variabili nella forma e specialm. nella partizione: o semplicem. lobate, o ternato - o palmato - o pennatosette; in quest'ultimo caso a segmenti tutti ± incisi o lobati; le inf. assai grandi e picciolate; ombrelle numerose, di 10-30 raggi, la terminale grande; involucro mancante o formato soltanto di qualche brattea caduca; involucretti di numerose bratteole; fi. bianchi, verdastri o rosei; fr. quasi rotondo od obovato, compresso nel dorso e alato, lungo 6-10 mm. Freq. nei prati ed anche in luoghi cespugliosi.Notevoli, tra le sue ssp.: montanum (Schleich.) Briq. con fg. semplici, le inf. cordate alla base, ± palmato-lobate, a lobi acuminati, le sup. talora trisette, tutte minutam. pelose di sotto; e pyrenaicum (Lam.). Barra., con fg. egualm. conformate, ma a lobi ottusi e con rado tomento bianco di sotto.Ambedue le ssp. che hanno carattere spiccatam. alpestre, crescono in prati pingui di montagna, presso le sponde di rivi, in forre tra i mughi.
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Panace
ArzĂ goi, Bráncole, Cane, Capelázi, Ciovite, PeldĂłche, Pronci, SalvĂne, Verzágoi, Zaghe
Arzalé
da 700 a 3000 m
da Marzo a Agosto
