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"Devilman", Umanosuke Iida

JP, 1987/1990 colore 110' complessivi per due episodi

https://it.wikipedia.org/wiki/Devilman#Original_anime_video_-_OAV

Akira Fudo, giovane studente orfano e senza particolari pregi o eccessi, vive ospite della famiglia Makimura. Miki, la figlia maggiore dei Makimura, ne è anche segretamente attratta ma nessun sentimento sembra covare nel cuore di Akira. Un giorno tra i due si intromette Asuka, amico di infanzia di Akira, che lo porta via con lo scopo di separarlo definitivamente da Miki.

Questa è, lo ammetto, un resoconto poco onesto del racconto scritto da Go Nagai, non perché dica cose false ma perché ne omette parecchie. Eppure non riesco a non pensare che l'essenza del fumetto sia qui: la storia di un triangolo amoroso. Come "La Mosca" di Cronenberg anche "Devilman" mi pare un melodramma travestito da storia dell'orrore. La cosa bella è che tale slittamento si percepisce solo dopo aver chiuso l'ultimo volume. Se -all'inizio- si potrebbe pensare alla solita storia tipica del manga per ragazzi, dove il protagonista deve sconfiggere avversari sempre più forti fino ad ottenere la vittoria (con dedizione e sacrificio), il tutto si tramuta in una sorta di storia distopica, la descrizione di un nuovo medioevo, per concludersi con la tragedia più grande per l'intera umanità (e la memoria non può non andare al finale de "Il Pianeta delle Scimmie".

Eppure alla fine forse è solo la storia di un amore impossibile.

Di tutta questa vicenda, ahimè, nelle due puntate dell'OAV¹ che vennero prodotte a cavallo tra gli '80 e i '90, non c'è molto. Ma non perché si tratti di un adattamento poco fedele, tutt'altro! L'adattamento è perfetto o quasi, i personaggi sono un po' modernizzati nel tratto e, se la storia perde un po' di ironia² ed è lievemente rimaneggiata (Akira è orfano mentre nel manga i genitori vivono all'estero³, due scontri coi demoni sono temporalmente invertiti), è solo per guadagnarne in compattezza e drammaticità. Anche i personaggi ne escono più convincenti (Akira non è una persona che spicchi per nessuna qualità ma ha un forte senso di giustizia e una buona dose di coraggio, nel fumetto è meno evidente capire perché lui sia adatto a fondersi col demone senza perdere la propria umanità). Il regista e sceneggiatore, dimostrando grande sensibilità e competenza, è anche stato in grado di capire il valore e dare il giusto risalto a sfaccettature più raffinate della trama; come il rapporto tra Siren e Kaim, con quest'ultimo che manifesta con sincerità (e quasi pudicizia) il proprio sentimento verso il demone alato come giustificazione per il proprio sacrificio.

Insomma tutto perfetto se non fosse che la serie fu interrotta dopo sole due puntate (che coprono due volumetti del manga). Questo sì, quando lo appresi (molti anni or sono, purtroppo) fu un orrore peggiore dell'intero esercito di demoni!

Comparto tecnico ottimo, considerando l'età dell'adattamento e il fatto che fossero prodotti destinati per le videocassette. Di particolare pregio le musiche, che infatti sono di Kenji Kawaii!

Ciao!

C.

¹ Original Anime Video, ovvero prodotti pensati per il mercato delle proiezioni casalinghe (videocassette, DVD eccetera).

² eliminando i siparietti comici del manga, di cui non ho sentito la mancanza

³ Cosa peraltro inverosimile dato che non si mettono mai in contatto col figlio, con tutti gli sconvolgimenti che avvengono nel mondo durante il manga!

Ciao!

C.

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