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Sorbo domestico
Il sorbo domestico è specie indigena dell'Europa meridionale; in Italia, cresce spontaneo nei boschi e ai margini dei campi e viene talvolta coltivato per il frutto.Nell'antichità, il frutto del sorbo domestico era usato per farne una bevanda alcolica. Veniva fatto fermentare insieme con il grano e ne derivava una bevanda simile al sidro, ancor oggi prodotta nell'Europa centrale. I Romani chiamavano questa bevanda cerevisia. L'uso di far fermentare le sorbe per ottenerne bevande è ricordato anche da Virgilio nelle "Georgiche". Il frutto può avere forma di mela o di pera; è commestibile allo stato fresco soltanto quando è molto maturo o quando le gelate l'hanno addolcito. In campagna, si ottiene la maturazione cogliendo i frutti acerbi e astringenti e stendendoli poi sulla paglia, come si fa per le nespole. Le sorbe avevano anche un uso medicinale, perché si riteneva e si ritiene tuttora che possano essere un rimedio per le coliche, grazie all'elevato contenuto di acido malico. Il sorbo domestico ha una crescita piuttosto lenta e non ha particolari esigenze di terreno, ma predilige i suoli calcarei. Il legno presenta venature, è compatto e, se ben stagionato, può essere lucidato molto bene; è utilizzato in falegnameria. Il sorbo domestico è presente in tutta Italia nei boschi e nelle campagne, sia spontaneo sia coltivato.
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Le foglie sono alterne, con 11-21 foglioline, a basi arrotondate e margine dentato.
Le gemme vischiose e glabre e i pomi piriformi distinguono il sorbo domestico dal sorbo degli uccellatori. I corimbi sono meno fitti di quelli del serbo degli uccellatori e piuttosto a cupola invece che piatti.
Albero a rami espansi e ascendenti.
Altezza: fino a 15m.
La corteccia bruno-arancio è squamosa e scabra.
