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Abies grandis

Abete di Vancouver

Molte conifere ornamentali di origine straniera debbono la loro presenza nei giardini e nei parchi all'ondata di entusiasmo per il giardinaggio paesistico, intervenuta verso la metà del secolo scorso. Tra gli abeti americani questa specie è una delle più belle e imponenti; è diffusa lungo la costa del Pacifico e nell'isola di Vancouver (Canada), alla quale deve il suo nome comune, dove esistono esemplari che raggiungono gli 80 in di altezza.

Fu introdotto in Europa nel 1832. Come molte altre piante, che nelle loro zone di origine raggiungono dimensioni gigantesche, questo abete si è dimostrato molto vigoroso, sebbene in Europa non oltrepassi, in genere, i 50 m. Per questo motivo, nell'Europa settentrionale trova impiego come specie a rapido accrescimento per la produzione di legname; in Italia, non trova condizioni climatiche particolarmente favorevoli, specie per la mancanza delle precipitazioni abbondanti e ben distribuite delle sue zone di origine. È usato soltanto come specie ornamentale.

Questo abete cresce soprattutto bene nei terreni fertili e freschi; in quelli asciutti può soffrire, quando è giovane, per la formazione di spaccature dovute alla disidratazione, con crepe che corrono per tutta la lunghezza del tronco.

Nelle piantagioni con piovosità accentuata e terreno fertile, l'abete di Vancouver produce legname con molta rapidità.

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I fiori maschili e quelli femminili crescono sulla stessa pianta; quelli

maschili sono piccoli e purpurei.

Quelli femminili sono verdi.

Quest'albero maestoso ha una chioma stretta e simmetrica.

Altezza: fino a 50 m

Gli aghi sparsi variano di lunghezza e sono fortemente appiattiti su ciascun lato del germoglio.

Sono lucidi e di colore verde scuro sopra, argentei sotto.

Il cono, verde, maturando diventa bruno e trasuda

resina; le brattee non sono visibili.

La corteccia grigio-verde ha vescicole resinose.