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Crespino
Lo spinoso crespino è diventato più raro nelle campagne, ma ha conquistato un posto come cespuglio decorativo nei giardini. In passato, cresceva spontaneo nelle siepi o su terreni abbandonati quando venivano colonizzati dalla vegetazione. Si è però scoperto che questo cespuglio alberga la ruggine, malattia causata da un fungo che attacca le foglie e gli steli del grano e di altri cereali; è stato perciò sradicato dalle aree coltivate. In certe zone di campagna il crespino era ricercato per tutta una varietà di usi domestici. Le bacche rosse, commestibili ma acide, che gli uccelli trascuri sono ricche di vitamina C e possono essere impiegate per conserve, marmellate o dolci. Le conserve e le marmellate di crespino venivano date a chi soffriva di disordini del fegato e dello stomaco. Anche le foglie sono commestibili e possono essere aggiunte alle insalate o alle carni, per aromatizzarle. Nel Medioevo, dalla corteccia si ricavava una tintura gialla. Le piccole dimensioni dei fusti e dei rami limitano l'uso del legno giallo e duro a lavori di intarsio.
Come ornamentali sono coltivate anche molte varietà migliori tra cui alcune a foglie purpuree; ci sono specie esotiche di Berberis provenienti dall'Asia e dall'America settentrionale. In Sicilia i Sardegna, si trova una specie endemica, B. aetnensis.
Il crespino, uno dei più popolari ai da giardino italiani, cresce talvolta spontaneo nei boschi e nelle siepi.
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B. darwinii, sempreverde, ha foglie simili a quelle dell'agrifoglio e spine piccole; le bacche sono blu.
B. hookeri è un arbusto sempreverde da giardino con lunghe foglie; le bacche sono nere.
In autunno le rosse bacche ovoidali-cilindriche pendono in racemi dai rametti spinosi.
Le foglie caduche e i racemi di fiori gialli crescono su corti germogli laterali, all'ascella delle spine, che sono riunite in gruppi di tre.
La varietà 'Atropurpurea' a foglie purpuree è spesso coltivata nei giardini proprio per il suo fogliame colorato.
I rami spinosi fanno del crespino un'utile siepe.
Altezza; fino a 3 m.
