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Quercia scarlatta
La quercia scarlatta è una delle più belle tra quelle introdotte in Italia a scopo ornamentale, per i colori che assume in autunno.
È originaria dell'America settentrionale, dove vive nelle regioni orientali. Si distingue dalla quercia rossa (Q. borealis) oltre che per la differenza del colore autunnale delle foglie, per le minori dimensioni e per il numero inferiore dei lobi delle foglie.
La quercia scarlatta ha rapida crescila e vive su quasi tutti i suoli, purché non calcarei.
Viene piantata come albero ornamentale nei parchi e lungo i viali. Negli autunni asciutti, questa quercia diventa rosso-scarlatto e il colore si diffonde ramo dopo ramo, invece di comparire globalmente sulla chioma come avviene in altri alberi. Nel suo habitat originario la quercia scarlatta non tollera l'ombra; non la si trova quindi nei boschi fitti, ma soltanto dove c'è luce adeguata.
Il legno è pesante, duro e resistente. A differenza di quello di alcune querce spontanee (rovere e roverella), fortemente impregnato di tannino e resistente al marciume, tanto da essere usato per manufatti che devono restare esposti agli agenti atmosferici quello, della quercia scarlatta non ha queste caratteristiche.
Questa quercia offre alcuni dei colori più belli dell'autunno. Viene spesso utilizzata per i bordi delle strade e nei parchi.
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Le foglie sono alterne, con lobi dentati all'apice e profonde incavature semicircolari tra i lobi. Sono lucide su entrambe le pagine e hanno piccioli lunghi ed esili.
La foglia è lunga 7.5-15 cm e diverta di un intenso scarlatto all'inizio dell'autunno.
Le ghiande, tozze e untuose sono contenute in cupole poco profonde. Maturano nell'autunno del secondo anno.
Albero a cupola slanciata con tronco esile e molte branche sottili assurgenti.
Altezza: fino a 26 m.
La corteccia grigiastra si fessura e si scurisce.
