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Ho trovato una vecchia copia di una antologia di racconti di Arthur Clarke: si tratta di un volume relativamente agile (anche se con una scrittura troppo piccola e fitta per i miei stanchi occhi 😢) e comprende tre raccolte, tra le quali: "Un'altra Parte del Cielo" (The Other Side of the Sky, 1958). In effetti, guardando la pagina di wikipedia dedicata a questa singola opera
https://en.wikipedia.org/wiki/The_Other_Side_of_the_Sky
mi sono reso conto che, in questa edizione italiana, solo un terzo dei racconti sono contenuti.
Il libro è piacevole, Clarke sa affascinare con una prosa semplice e scorrevole e — in questo caso — anche dotata di un buon senso dell'umorismo.
Tuttavia non è di questo che volevo scrivere quanto, piuttosto, della strana sensazione che ho provato leggendo il capitolo numero 6 di questa raccolta: si tratta di un brevissimo brano dal titolo: "Il Passaggio", mentre leggevo le avventure di questo pioniere dello spazio ho avuto l'impressione di aver già letto un racconto che avesse una premessa simile e una conclusione pressoché identica.
Incredibilmente non mi sbagliavo: esiste un capitolo — intitolato: "Un racconto di Pirx" — della raccolta di S. Lem dal nome: "I Viaggi del Pilota Pirx"¹ in cui un astronauta si imbatte in un astronave aliena ma essendo da solo e impossibilitato a registrare l'evento si rammarica - ovviamente- dell'occasione unica sprecata:
Clarke:
"è probabile che mi sia sfuggita dalle mani la più grande scoperta di tutti i tempi"
Lem:
"abbiamo avuto un ospite dal cosmo [...] e ci è passato tra le dita, si è dileguato come uno spettro nello spazio infinito."²
L'opera di Clarke è del 1958, quella dello scrittore polacco del 1965. Reputo improbabile che Lem abbia copiato volontariamente Clarke; non ne avrebbe avuto necessità, non gli difettava la fantasia, anzi! Credo più probabile che ci troviamo di fronte ad un incredibile coincidenza, benché più probabile e meno beffarda di quella che viene narrata nei due racconti di questi giganti della letteratura.
Ciao!
C.
¹ che narrano anch'essi delle avventure di un pioniere dello spazio
² l'edizione italiana in mio possesso è tradotta da quella inglese, quindi non ci metterei la mano sul fuoco rispetto alla sua aderenza al testo originario.