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Pianta annua, con foglie cuoriformi, abbraccianti il fusto, picciolate in basso, sessili in alto. Fiori verdastri, di 4 mm, raccolti in grappoli densi; perianzio di cinque elementi verdastri; frutti ad achenio, trigono e non coperto dal calice.Specie simile è F. esculentum Moench, detto volgarmente grano saraceno, con fiori più grandi a tepali bianchi o rosati. Il nome specifico, dal latino, significa "commestibile". Specie originaria dell'Asia centrale, è stata introdotta in Europa dai Tartari nel Medioevo. Sia in Europa che negli Stati Uniti è coltivala nelle zone meno fertili come pianta da foraggio verde e da granella e viene definita pseudocereale, in quanto non è una graminacea; viene utilizzala per l'ingrasso degli animali. In passato, e talvolta ancora oggi, se ne fa uso nell'alimentazione umana, preparando con la semola polenta, pane e torte. I cibi preparati con grano saraceno sono caratterizzati da un colore grigiastro e da un sapore insolito e rustico; la farina è piuttosto nutriente, in quanto contiene quantità apprezzabili di sostanze azotate, glucidi e grassi. È pianta mellifera apprezzata dalle api; fornisce tuttavia un miele piuttosto aspro. Dal fusto si può estrarre un colorante blu, adatto per tessuti.
(L.) Gaertn.
Il nome del genere sottolinea l'uso alimentare dei frutti (pyrós= frumento) e la loro forma trigona,
Talora coltivata come il grano saraceno, è infestante dei campi.
Grano saraceno della Siberia
da Luglio a Ottobre