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(dedicata a G. Nicot (1530-1600), il quale, trovandosi come ambasciatore francese a Lisbona, spedi a Parigi, a Caterina de' Medici delle p. di tabacco, magnificandone le virtù).Cor. tubuloso-imbutiforme, di un rosa ± carico (talora nel tubo o interam. bianca), con lembo a lobi acuminati; fg. da largam. ovali a bistungo-lnnceolate, sessili o con picciolo alato, le inf. decorrenti sul f.; p. annua con f. alto fino a 2 m. Coltivato, originario dell'America tropicale; velenoso. Introdotto in Europa poco dopo la scoperta dell'America, la sua coltura si è diffusa rapidam. dando luogo a numerose varietà e razze, alle quali si sono aggiunti ibridi ottenuti artificialm.Anche nel Tr. il tabacco è stato introdotto nel sec. XVI e la sua coltivazione vi si è poi sempre mantenuta, raggiungendo anzi, per brevi periodi, come al principio del secolo scorso, ma anche negli ultimi quarant'anni una produzione veramente notevole. Nel triennio 1957-59 le zone di coltivazione si ebbero in Val d'Adige, e con assoluta prevalenza nella Val Lagarina; nella bassa Valle del Sarca; in Valsugana e nelle Giudicane, complesstvam. su una superficie media di ha. 342,66 e con una produzione media in peso verde di Kg, 5.964.000.Dati della Società regionale produzione tabacchi.
L.
Tabacco
da Giugno a Agosto