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(dal lat. crassus = grosso, per le fg. carnose e succulente possedute dalle p. di questa fam.).
Come dice il nome della fam., le Crassulacee hanno come caratteristica più appariscente le fg. grosse e succulente. La ragione di questa carnosità va ricercata nel fatto, che la maggior parte delle specie vive in luoghi aridi e soleggiati, dove a un tempo fa difetto l'acqua e sussistono le cause principali (luce e calore), che promuovono la traspirazione. In tali condizioni altre p. sviluppano una lunga radice a fittone, che penetra profondano, nel suolo a raggiungere un po' di umidita, o coprono le loro fg. di un feltro di peli; le Crassulacee invece si sono armate contro il pericolo del disseccamento avvicinando assai le une alle altre le fg., che son perciò spessissimo embriciate, o a rosetta; producendo nell'interno delle stesse un tessuto acquifero, capace di immagazzinare molta acqua e formando, per trattenerla un'epidermide grossa, sovente ricoperta da uno straterello di cera (o talvolta anche da lunghi peli iritrecciantisi a mo' dei fili di una ragnatela) come pure riducendo al minimo il numero degli stomi, che sono per di più affondati nell'epidermide e in tal modo riparati dal vento.
Molte Crassulacee si propagano, oltre che per semi, anche per rami per lo più a rosetta, che si staccano, vengono trasportati dall'acqua o dal vento e mettono radici nel luogo ove giungono.
| 1 Sp. 6-20 pt. altrettanti, per lo più concresciuti alla base tra loro e con gli st.; st. 10-12; ov. 6-20; fg. basali riunite in rosetta
| 1 Sp. per lo più 5, raram. 4 o 6; pt. altrettanti; liberi; st. 10, raram. 8 o 12; ov. 5, raram. 4 o 6