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Ultima notte a Soho (Edgar Wright, 2021)

https://it.wikipedia.org/wiki/Ultima_notte_a_Soho

UK/US, colore, 116'

Ellie Turner vive con la nonna in un bel paesino della cornovaglia, dopo la prematura scomparsa dei genitori ed ha un sogno: quello di diventare stilista di moda. Il destino sembra volgere in suo favore quando -appena terminata la scuola- le viene comunicato di aver vinto una borsa di studio ed un prestito per immatricolarsi ad una prestigiosa scuola di moda londinese. La nonna è felice di questa opportunità offerta alla nipote, ma teme che la metropoli possa intaccare la sanità mentale di Ellie come già fece con sua madre anni prima; purtuttavia lascia che la nipote segua la propria strada. Ellie inizia così il viaggio nella città, ma anche -nel sonno- un altro (onirico ma molto realistico) in un tempo passato. Durante quest'ultimo si trova a seguire la sfortunata vita di una ragazza che, come lei, sognava di rendere reali i propri sogni di cantante nella Londra della seconda metà degli anni '60. Tuttavia quello che sembrava essere un affascinante sogno sembra avere dei concreti, ed inquietanti, risvolti che pare abbiano la capacità di tracimare nella vita reale.

Credo che vi sia affatto nulla da eccepire ad una messa in scena dove regia, fotografia, recitazione e musica si integrano alla perfezione come un orologio dai meccanismi ben bilanciati. Ma la trama da il meglio di se nella prima parte, storia di formazione e risvolti quasi fiabeschi, prima della svolta da giallo nel secondo atto. Se Wright (non che ce ne fosse bisogno) dimostra di aver saputo assimilare il cinema dei maestri citati anche esplicitamente (Romero su tutti, ma guardando certe scene mi ha ricordato Fulci che raccontava di aver messo gli zombie ne "L'aldilà..." solo perché ai tedeschi piacevano), purtroppo si è un po' scordato di ripassare la lezione sui personaggi che -tolta la protagonista- sono non direi di carta velina, ma comunque a bassa grammatura. Nota di demerito l'ideologia aberrante che il film veicola: che sia giusto rispondere ad un ingiustizia con un'ingiustizia ancora più grande, ma questo è un discorso che porterebbe lontanissimo.

Ciao!

C.

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