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Capolino unico, isolato o pochi, diam. 4-6 cm; fg. bratteali generalm. superanti il capolino, spesso lunghe fino al doppio di questo profondam. dentate; involucro conico diam. 3-4 cm; squame densam. ispide, erette o eretto-patenti, le med. con spina debole di 3-5 mm; corolla 25-35 mm; pappo 20 mm.Endem.App. Abr. sul Sirente, Morrone, Majella e Camp, fino ai Monti di Castellamare: R.Matthias De l'Obel (latinizzato Lobelius), 1538-1616, fiammingo, fu medico di corte a Londra e scrisse una celebre Historia Plantarum (1576).Nota - Questa pianta è riportata nella letteratura floristica italiana per lo più come C. morisianum Rchb.; come C. lobelii venne invece per lo più inteso {t4149}. Come dimostrato da Lacaita, il binomio di Tenore va invece applicato a {t4151}. C. lacaitae Petrak ( = C. stabianum Lacaita) è di aspetto circa intermedio tra {t4150} e {t4151}: si avvicina al primo per la statura elevata; i capolini numerosi in corimbo, le fg. bratteali brevi, le squame spesso subglabre, al secondo per le spine apicali deboli, ± erette; da entrambi si distingue per le squame generalm. violacee e la corolla minore (± 15, 7, 7). Localizzato sui M. di Castellamare (dove vive pure il genuino {t4151}) è forse un ibrido {t4147} X {t4151}.
Lazio
Abruzzo
Molise
4151
Ten. sensu Lacaita
( = C. morisianum Auct. FI. Ital. prò max. p. non Rchb.; C. eriophorum var. aprutianum Rouy)
Cardo di L'Obel
9462010
H bienn
⚇ Biennale
3-5 dm
Pascoli, incolti, lungo le vie.
da 1000 a 2000 m
da Settembre a Giugno