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F. eretti o ascendenti, ramosi,e ± corimbosi. Fg. inf. lanceolato-spatolate (6-15 X 20-50 mm) irregolarm. dentellate al margine, le cauline minori. Capolini (diam. 2-3 cm) numerosi, alla fior. inclinati; squame 7-9 mm; fi. gialli, raram. aranciati, i periferici ligulati; acheni esterni rostrati lunghi fino a 15 mm, i med. cimbiformi ed i centr. anulari.Euri-Medit.Lig., Pen., Sic, Sard., Cors. ed Is. minori: C; anche nel Triest., C. Euganei, Garda, Ossolano, Acqui ed in molti altri luoghi come avv. effimera; manca nella Pad.Variab. - La pelosità può essere scarsa o ± densa ed allora vellutata oppure scabra per peli uncinati. Nella subsp. (a) il tipo più diffuso presenta ligule lunghe 10-15 mm; le popolazioni a ligule brevi (5-6 mm) sono molto differenziate e danno spesso l'impressione di sp. distinte: esse sono state indicate come C. parviflora Rafin., C. stellata Cav., C. micrantha Tineo.
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
4105
L.
Fioraccino selvatico
9423004
T scap
☉ Annuale
2-5 dm
Incolti, margini delle vie, campi e vigneti.
da 0 a 600 m
da Maggio a Novembre
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| 1 Fi. ligulati di 2-2.5 X 5-15 mm. - La stirpe più comune Sp. Calendula arvensis subsp. arvensis
| 1 Fi. ligulati di 2-3 X 15-20 mm; fi. tutti giallo-aranciati; pianta più densam. pubescente. - Puglie merid., Sic. e Cors.: RR. Sp. Calendula arvensis subsp. hydruntina