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Sp. Senecio cordatus

F. eretto angoloso, spesso ± arrossato, ramoso-corimboso. Fg. con guaina semiamplessicaule, allargata (ma non auricolata) e picciuolo di 3-6 cm, sul quale talora sono inserite 1-2 lacinie di 2-3 X 8-16 mm; lamina cuoriforme (6-8 X 8-10 cm) con denti generalm. doppi sul margine. Capolini (diam. 2-3 cm) con involucro emisferico (1 cm); squame 21; fi. gialli, i periferici con ligule di 3 X8mm.

Endem. - E-Alpica.

Alpi, dalle Giulie alle Pennine, App. Umbro-Marchig. ed Abr.: R; segnalato anche nell'App. Parmig.

Variab. - Le fg. variano da subglabre a densam. cenerino-tomentose di sotto; individui estremi danno l'impressione di essere del tutto distinti, però non mancano tipi intermedi; le popolazioni a fg. tomentose prevalgono nell'App. Centr. e sono descritte come var. appendiculatus Sacc.

Diffusione

Piemonte

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Lombardia

Trentino-Alto Adige/Südtirol

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Umbria

Marche

Abruzzo

Progressivo

4063

Autore

Koch

Sinonimi

(= S. alpinus Auct. non Scop.)

Nome Italiano

Senecione alpino

Codifica numerica

9411041

Forma biologica

H scap

Altezza

4-8 dm

Tipo di vegetazione

Schiarite boschive, vallecole umide ed ombrose, pr. le malghe.

Altitudine

da 500 a 1500 m

Fioritura

da Giugno a Agosto

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Scheda aggiornata