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Sp. Anthyllis vulneraria

Specie polimorfa; per la descr. cfr. le subsp.Euri-Medit.In tutto il terr.: C.Nota - La straordinaria variab. di {t1932} non ha finora avuto una spiegazione sperimentale. Singole popolazioni o gruppi di popolazioni appaiono ben distinti, tuttavia sono collegati tra loro da altre popolazioni intermedie, che rendono illusoria ogni divisione netta. Pertanto sembra opportuno considerare {t1932} come un'unica specie, benché alcuni AA. (ad es. Asch. et Gr.) la dividano in specie distinte. I gruppi meglio tipizzabili sono indicati come sottospecie, seguendo la sistemazione di Cullen in Fl. Europ. 2: 179-180, però anch'essi sono per lo più collegati da intermedi e d'altra parte possono venir riuniti in gruppi ± differenziati. Verosimilm. in condizioni naturali {t1932} era formata da una serie di stirpi degli ambienti aridi rupestri, ben differenziate e isolate geograficam. dalle aree boschive ricoprenti l'Europa: l'uomo, distruggendo il bosco, ha esteso su tutto il continente l'ambiente adatto a queste stirpi che si sono diffuse entrando in contatto l'una con l'altra, formando ibridi e spesso ± perdendo la propria caratterizzazione. L'opera dell'uomo avrebbe determinato quindi una vera e propria «evoluzione a rovescio» per sdifferenziazione delle singole stirpi. La bibliografia è scarsa: una monografia di Sagorski è ormai superata, più moderni gli studi di Becker W. in Beih. Boi. Centralbl. Abt. II voi. 27: 256-287 (1910) e voi. 29: 16-40 (1912), che sono serviti di base per la trattazione in Asch. et Gr., Svn. Mitteleurop. FI. 6. 2: 620-640 (1908) e Rothmaler W., Feddes Rep. 50: 177-192; 233-245 (1941). Per il materiale italiano mancano analisi approfondite; la distribuzione delle varie entità resta da precisare.Consigli per la determinazione - È pericoloso avventurarsi a tentare una determinazione dettagliata ed analitica, se non si dispone di materiale di confronto che comprenda le stirpi più rappresentative per la flora d'Italia: collezioni locali, anche se ricche, possono essere formate soprattutto da ibridi che. in mancanza di piante d'aspetto tipico, costituiscono un vero rompicapo. Per chi vuole approfondire si consiglia di raccogliere alcune stirpi, che possono servire come «cardine» per inserire le serie ibride, e cioè: la subsp. alpestris (Kit.) Asch. et Gr. sulle Dolomiti nei pascoli alpini sopra i 2000 m. dove è praticamente esclusiva; la subsp. vulnerarioides (Ali.) Arcang. nei Seslerieti d'altitudine dell'App. Centr. (però attenti a piante che derivano verso la subsp. pulchella [Vis.] Bornm.!); la subsp. maura (Beck) Lindb. oppure la subsp. praepropera (Kern.) Bornm.. esclusive nell'area dell'Ulivo a S dell'Arno.Con la collaborazione di W. Gutermann e H. Niklfeld (Vienna).

Diffusione

Piemonte

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Lombardia

Trentino-Alto Adige/Südtirol

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Liguria

Emilia Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Portamento

↓ Pianta perenne erbacea

Progressivo

1932

Autore

L.

Nome Italiano

Vulneraria montana

Codifica numerica

3691015

Forma biologica

H scap

Ciclo riproduttivo

⚇ Biennale

Altezza

8-40 cm

Tipo di vegetazione

Prati aridi.

Altitudine

da 0 a 3000 m

Fioritura

da Maggio a Agosto

Scheda aggiornata

| 1 Calice sottile (diam. 2-4 mm, raram. 5), con denti lat. ridotti e ravvicinati al dente sup.; brattee con lacinie progressivam. ristrette; fg. cauline sup. con segm. poco differenti tra loro

| 2 F. con peli appressati, talora mescolati a peli ± patenti

| 3 Calice con peli appressati, lucidi; stirpi mediterranee generalm. di grandi dimensioni e con corolla intensam. rossa

Gp. Anthyllis vulneraria maura

| 3 Calice con peli patenti e di aspetto opaco

| 4 Fg. distribuite egualm. lungo tutto il f.; stirpe planiziare o montana generalm. a fi. gialli

Gp. Anthyllis vulneraria polyphylla

| 4 Fg. ravvicinate, inserite sulla metà inf. del f.; stirpi appenniniche e delle Alpi sudoccid. con calice generalm. arrossato alla fauce

Gp. Anthyllis vulneraria vulnerarioides

| 2 F. irsuto per densi peli patenti; pianta irsuta con f. giovani bianco-tomentosi

Sp. Anthyllis vulneraria subsp. busambarensis

| 1 Calice rigonfio (diam. 5-7 mm, raram. meno), con denti ± simili tra loro, i lat. non ravvicinati al sup.; brattee con lacinie a bordi ± paralleli; fg. cauline sup. con segm. apicale molto maggiore dei lat.; stirpi alpine con corolla gialla

Gp. Anthyllis vulneraria alpestris