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F. filiformi, lungam. striscianti, con rami eretti o ascendenti; corteccia bruna, rossastra nei rami giovani. Fg. coriacee, sessili, ovali-acute (3-6 X 5-10 mm), pallide di sotto, spesso revolute sul margine. Fi. a 2-5 in fascetti apicali; peduncoli 3-4 cm, incurvati all'apice, pubescenti; calice purpureo con denti di 1 mm; corolla rosea con tubo di 1-2 mm e lacinie lunghe 5 mm ripiegate all'indietro; bacca subsferica (5-8 mm), svernante, rossa.
Circum-Artico-Alp.
Alpi, dal Cadore alla Valtellina: RR. -BibL: Gleisberg W., Bot. Archiv. 2: 1-34 (1922); Hagerup O., Hereditas 26: 399-410(1940).
Nota - Le località note sono più o meno le stesse elencate per {t2647}: le due sp. si presentano di regola assieme. Vanno ancora aggiunte le seguenti stazioni di torbiera: pr. Bolzano sul Ritten, a Oberbozen, sul Guntschnaerberg e pr. Kollern; Bressanone alla Plose; pr. Madonna di Campiglio ed allo Spinale. 2648 è stato osservato il 16-VI-1834 dal Bubani sul Lago di Biéntina pr. Pontedera in Tosc. dal quale in seguito è scomparso a causa di lavori di prosciugamento.
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
⏉ Cespuglio
2648
L.
(= Oxycoccus quadripetalus Gilib.; O. palustris Pers.)
Mirtillo palustre
6216001
Ch rept
1-4(-8) dm.
Torbiere a sfagni, paludi acide.
da 800 a 2000 m
da Maggio a Giugno
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