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Simile a {t266}, ma eterofillia scarsa, essendo le fg. progressivam. ridotte dal basso verso l'alto; apice generalm. ottuso o arrotondato; perianzio lungo 3 mm; achenio (2.2-2.8 mm) in alto a piramide, concavo su una sola faccia.Subcosmop. (?).Secondo la letteratura in tutto il terr.; sembra sostituire 266 nella Padania, Valdarno e nelle altre piane alluvionali: CC.
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
269
Boreau
(= P. acquale Lindman)
Poligono dei sabbioni
2201018
T rept
☉ Annuale
1-5 dm.
Incolti calpestati.
da 0 a 1000 m
da Giugno a Settembre
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| 1 F. eretto o ascendente; f. robusti, con internodi allungati, generalm. > fg., queste grandi, le inf. larghe fino a 15 mm (= var. monspeliense Thieb., le cui segnalazioni però in parte vanno riferite a 266): Sp. Polygonum arenastrum var. arenastrum
| 1 F. prostrato; pianta robusta con internodi brevi e portamento addensato; tendenza al passaggio verso il tipo perennante; fg. minori; fi. isolati. - Sostituisce i prec. su tutte le alte montagne, generalm. fra 800 e 1800 m ( = P. avicul. var. nanum Boiss.) Sp. Polygonum arenastrum var. minimum