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Sp. Betula pendula

F. eretto, elegante, con corteccia bianca, sfo-gliantesi in liste trasversali; rami giovani esili, rugosi. Fg. triangolari-rombiche (2-4x3-6 cm), con denti grossolani a loro volta seghettati (doppia dentatura), acuminate; lamina dapprima glutinosa, poi glabrescente, di sotto densam. ghiandolosa e con ciuffi di peli persistenti sulle nervature (almeno agli angoli!). Amenti ♂ 3-6 cm, i ♀ 1-2 cm, dopo la frutt. fino a 3 cm, con squame erette; fr. con ali larghe 2-3 volte la nucula.

Eurosib.

Alpi, dal Carso alle A. Mariti., App. dal Farm, alle Marche e nel Salernit.; C, spesso però introdotta; Garg. da conferm.Bibl.: Morgenthaler H., Viertel-jahrschr. Naturf. Ges. Zürich 60: 433-567(1916).

Diffusione

Piemonte

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Lombardia

Trentino-Alto Adige/Südtirol

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Liguria

Emilia Romagna

Toscana

Marche

Campania

Portamento

☨ Albero

Progressivo

180

Autore

Roth

Sinonimi

(= B. alba L. p. max. p.; B. verrucosa Ehrh.)

Nome Italiano

Betulla verrucosa; Barancio

Codifica numerica

1887001

Forma biologica

P scap

Altezza

5-30 m

Tipo di vegetazione

Boschi umidì, abetine, cespuglieti subalpini.

Altitudine

da 500 a 2000 m

Fioritura

da Aprile a Giugno

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Scheda aggiornata