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Sp. Corylus avellana

F. eretto, ramif. dalla base, con corteccia grigio-bruna lucida alla fine con lunghe fratture longitud.; lenticelle dapprima piccole (1 mm), longitud., poi trasverse (3-7 mm); gemme ellittiche, glabre, verdi; rami giov. pubescenti. Fg. con picciuolo breve (1.5 cm) irsuto e ghiandoloso e lamina ellittica (4-5 X 6-7 cm) o subrotonda (diam. 9-13 cm), base cuoriforme, apice acuto, margine doppiam. dentato. Amenti ♂ in autunno rosei (6 X 30-50 mm), all'antesi (fine inverno) giallo-oro e lunghi 6-10 cm, penduli; amenti ♀ simili a gemme (3x6 mm), con un ciuffo di stimmi purpurei (2 mm). Fr. (nocciole) riuniti a 2-5, quasi completam. avvolti da 2 brattee fogliacee pubescenti e sfrangiate.Europeo-caucas.In tutto il terr. : C, freq. coltivato.

Diffusione

Piemonte

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Lombardia

Trentino-Alto Adige/Südtirol

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Liguria

Emilia Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Portamento

⏉ Cespuglio

Progressivo

190

Autore

L.

Nome Italiano

Nocciolo comune; Avellana

Codifica numerica

1886001

Forma biologica

P caesp

Altezza

1-5 m

Tipo di vegetazione

Nel sottobosco delle foreste di latifoglie e aghifoglie.

Altitudine

da 0 a 1700 m

Fioritura

da Marzo a Aprile

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Scheda aggiornata