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Rd. diam. 2-3 mm; f. prostrati, ascendenti o eretti, ramosissimi, non ingrossati alla base, con peli patenti. Fg. inf. pennatosette con segm. larghi fino a 6 mm, le sup. completam. divise in lacinie larghe 2-3 mm. Fi. (diam. 1 cm) isolati su peduncoli striati di 2-4 cm; sepali giallastri brevi (2 mm) ribattuti verso il basso; petali gialli spatolati (3-5 X 4-8 mm), con circa 15 nervi alla base; ricettacolo peloso; acheni rugosi, bruni (1.5-3 mm).Euri-Medit. (Archeofita).In tutto il terr.: C,però nella Pad. e sulle Alpi per lo più sinantropico.Variab. - Sono frequenti popolazioni a statura ridotta (5-15 cm) e con fioritura precoce, già descritte come R. parvulus L.; anche la pelosità del f. è assai variabile, come pure lo sviluppo della rugosità dell'achenio.Per l'identificazione (errata) con una Herba Sardoa, citata da Virgilio, velenosa (dalla quale «riso sardonico»); anche {t761} è velenoso come tutti i ranuncoli.
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761
Crantz
Ranuncolo sardo; ; Erba di S. Martino; Stroscione
2546032
T scap
☉ Annuale
5-45 cm
Fanghi, ambienti umidi, campi (pref. acidofila).
da 0 a 1000 m
da Settembre a Febbraio