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Sp. Primula vulgaris

Rz. obliquo, breve (3-5 X 30-40 mm) con grosse rd. secondarie; f. nullo (cfr. Nota). Fg. tutte basali, oblanceolato-spatolate (alla fior. 1-2 X 5-9 cm, in seguito grandi fino al doppio e più), con apice arrotondato e margine irregolarm. eroso-dentellato, progressivam. ristretto fino alla base. Fi. portati da picciuoli di 4-7 cm; calice con tubo di 3 X 10 mm e denti lesiniformi di 5-7 mm; corolla gialla (nel secco spesso verde-azzurra) con tubo di 13-20 mm e lobi obcordati (7-12 X 10-15 mm), portanti una macchia più scura alla base.

Europ.-Caucas.

In tutto il terr. (escluso Sard.): C; nel Merid. e Sic. solo sulle montagne, nella Pad. quasi ovunque scomparsa.

Nota - {t2655} è strettam. collegata a {t2656} per i caratteri del calice, di notevole peso tassonomico, e per la colorazione della corolla (giallo-chiara, anziché giallo-uovo). La caratteristica disposizione dei fi. si potrebbe interpretare come derivata da una normale ombrella (simile a quella di {t2656} e delle Primula in maggioranza) per progressiva riduzione dell'asse comune fino a totale annullamento di questo. In effetti, singole specie prive di scapo si presentano in varie sezioni del subgen. Primula (ad es. P. juliae Kusn. del Caucaso, P. heterochroma Stapf dell'Iran Sett. ed il trio P. tìbetica Watt - P. urticifolia Maxim, e P. fasciculata Balf. et Ward dell'Asia Centr. e Cina), sempre assieme ad una maggioranza di specie scapose. In {t2655} l'esistenza dei tipi ancestrali scaposi può ritenersi verosimile in quanto nelle popolazioni selvatiche sporadicam. compaiono individui con uno scapo ± allungato: essi sono stati indicati come var. caulescens Koch, ma rappresentano solo una variazione accidentale.

P. sibthorpii Hoffmgg. (probabilm, una sottospecie di {t2655}) dell'Albania, Macedonia, Asia Min. e Caucaso è simile, ma con corolla rossa o purpurea: introdotta nell'Eur. Occid. (la prima notizia risale al 1622) per ornam. è spesso coltivata, anche in ibridi con {t2655}, che sporadicam. si osservano ± spontaneizzati presso i centri abitati e nei parchi e giardini.

Eterostilia - Nelle popolazioni naturali di {t2655} si riconoscono facilm. individui a fi. longistili ed altri (per il resto identici) con fi. brevistili: il fenomeno è molto evidente e venne descritto già da Darwin. Il rapporto quantitativo normale è 1:1 (secondo altre misure 0.6:0.4), ma in generale è necessario misurare un gran numero di. individui per ottenere cifre non troppo divergenti da questo.

Diffusione

Piemonte

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Lombardia

Trentino-Alto Adige/Südtirol

Veneto

Friuli-Venezia Giulia

Liguria

Emilia Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Portamento

↓ Pianta perenne erbacea

Progressivo

2655

Autore

Hudson

Sinonimi

( = P. acaulis [L.] Hill; P. grandiflora Lam.)

Nome Italiano

Primula comune; Primavera, Occhio di Civetta

Codifica numerica

6315001

Forma biologica

H ros

Altezza

8-15 cm

Tipo di vegetazione

Boschi di latifoglie (soprattutto faggete, quercete, carpineti).

Altitudine

da 0 a 1200 m

Fioritura

da Febbraio a Marzo

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Scheda aggiornata