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Alta alla frutt. fino a 40 cm (!). Fg. inf. in rosetta, spatolate, con lamina ovata (2-4 X 2.5-5 cm) e picciuolo lungo il doppio; apice arrotondato o ± tridentato; fg. cauline lanceolate, acute (5 X 20 mm). Capolino diam. 2 cm; brattee lanceolate; calice con denti > tubo; corolla 9 mm con tubo biancastro e lacinie azzurro-violette.S-Europ. (montana).li. Sett. e Centr.: C; Camp., Leccese, Cal.:R.Nota - La denominazione di questa specie presenta non poche difficoltà . Il binomio G. vulgaris L., usato dalla maggioranza dei fioristi italiani, va riferito ad una specie affine, ma ben distinta, dell'Eur. Occid. e Svezia. Per la nostra specie sono stati usati soprattutto i binomi G. willkommii Nyman e G. elongata Hegetsch. (posteriori a G. punctata Lapeyr.) come pure G. aphyllanthes O. Schwarz non Crantz. {t3566} è stata segnalata ancora in Sard. a Torre di Su Loij, indicazione antica che andrebbe riaccertata. {t3566} è un comune elemento della vegetazione di prato arido, molto diffuso (anche se generalmente in individui isolati) e nell'ambito della quale si caratterizza per la fioritura precoce. L'areale si estende dai Pirenei alla Balcania e Caucaso; complementari risultano gli areali di G. vulgaris L. (Spagna) e G. trichosantha Fischer et Mey. (Anatolia), che, assieme ad alcune altre specie più localizzate, formano con {t3566} un gruppo legato da strette affinità .
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
↓ Pianta perenne erbacea
3566
Lapeyr.
(= G. vulgaris Auct. Fl. Ital. non L.)
Vedovelle dei prati
7903003
H scap
10-20 cm
Prati aridi, pascoli.
da 0 a 1500 m
da Marzo a Maggio
