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Sp. Rhamnus alpinus

Cespuglio con rami eretti a corteccia grigiastra, non spinescenti all'apice. Fg. con picciuolo di 1-2 cm e stipole (lunghe altrettanto) precocem. caduche; lamina ellittica lucida di sopra, dentellata tutt'attorno, generalm. di 3-5 X 6-8 cm. Fi. in cime brevi, verde-giallastri (5 mm o più); drupa nera.W-Medit.-Mont.Bibl.: Vent W., Feddes Rep. 65: 3-132 (1962).

Diffusione

Piemonte

Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

Lombardia

Liguria

Emilia Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sardegna

Portamento

⏉ Cespuglio

Progressivo

2184

Autore

Nome Italiano

Ranno alpino

Codifica numerica

4875011

Forma biologica

P caesp

Altezza

1-1.5 m

Tipo di vegetazione

Rupi calc., boschi, faggete.

Altitudine

da 600 a 1800 m

Fioritura

da Maggio a Giugno

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Scheda aggiornata

| 1 Rami giovani pubescenti. Fg. ellittiche, ottuse, con (7-)9-12 paia di nervi laterali; fi. generalm. unisessuali; drupa 4 mm. - Alpi Occid. (dalla V. Aosta alle A. Mariti., staz. isolate nel C. Tic, V. Bregaglia e Bormie-se), App. Seti, e rilievi della Pen. dalla Lig. al Pollino, Sard.: R. Sp. Rhamnus alpinus subsp. alpinus

| 1 Rami giovani glabri. Fg. spesso oblanceolate ovv. obovate, quelle dei polloni lunghe fino a 13 cm, acuminate, con 13-18 nertfi per lato; fi. spesso ± ermafr.; drupa 7-10 mm. - Alpi Giulie (Jof Fuart): R; pianta balcanica ed illirica, che sflora il nostro confine orient. pr. Trieste (Sjaunik, Vremsiza, Nanos); ricompare nell'App. Centr. dalle Marche all'Abr. dove spesso sembra essere la stirpe più frequente, pur coesistendo con la subsp. (a). (Rh. carniolicus Kerner) Sp. Rhamnus alpinus subsp. fallax