💾 Archived View for caiofior.pollux.casa › florae › 00 › 65 › 46.gmi captured on 2023-01-29 at 05:16:01. Gemini links have been rewritten to link to archived content
-=-=-=-=-=-=-
Albero sempreverde con portam. colonnare e fogliame scuro. Fg. squamiformi 1 mm o meno, fittam. embriciate. Coni ♂ 4-8 mm, i ♀ (2-4 cm) formati da squame legnose peltate, irregolarm. poliedriche.E-Medit. (Euri-).Origin. dell'Egeo, soprattutto in Lig., Pen., Sic, Sard., Cors. ed Is. minori: C.Nota - Il Cipresso, originario dell'Oriente, è stato introdotto in Italia in epoca certo antichissima, forse già dagli Etruschi (che pare siano anch'essi originari di quella zona), e si è in seguito straordinariamente diffuso così da venire a costituire uno stabile componente della nostra vegetazione. Soprattutto in Toscana ed in Umbria il Cipresso è molto frequente e concorre in maniera essenziale a determinare l'aspetto del paesaggio colturale, che realizza una mirabile armonia tra l'insediamento umano, la vegetazione naturale e le specie introdotte qual'è appunto il Cipresso. Oggi questi Cipressi tuttavia sono gravemente minacciati da una malattia crittogamica causata da Coryneum cardinale Wag. (Deuteromycetes), segnalata per la prima volta a Firenze (1952) ed oggi diffusa in tutt'Italia con particolare densità nelle regioni Tirreniche; la lotta contro questa malattia è stata iniziata, ma si presenta assai difficile.
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
☨ Albero
123
L.
Cipresso comune
0043001
P scap
5-20 m.
Colt, per ornam. e rimbosch.
da 0 a 800 m
da Febbraio a Maggio