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Sp. Pinus halepensis

Portam. ombrelliforme, almeno negli esemplari completam. cresciuti; corteccia grigio-chiara, nelle fessure rossastra. Aghi 0.6-0.7x45 (35-65) mm, sottili, un po' glauchi. Pigne lunghe 5-12 cm.Steno-Medit.In tutta la Pen., Sic, Sard, Cors. e Is. minori: C; anche sulla costiera Triest.Nota - Il problema dell'indigenato di questa specie in It. è ancora aperto; le formazioni più importanti sono sul Garg., pr. Taranto, in Sard. ed anche all'interno nella zona di Narni e fra Terni e Spoleto, però non si può escludere che questi popolamenti derivino da antichi rimboschimenti oppure che l'uomo abbia comunque favorito {t119} durante l'antichità. Realm. spontaneo {t119} si presenta nelle zone più calde dell'area mediterranea (Oleo-Ceratonion), spesso con portam. arbustivo oppure contorto a bandiera: così in molte piccole Isole, in Sard. e nella Sic. Merid. (qui anche nella macchia termofila a Rosmarino).

Diffusione

Emilia Romagna

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Puglia

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Portamento

☨ Albero

Progressivo

119

Autore

Miller

Nome Italiano

Pino d'Aleppo

Codifica numerica

0022012

Forma biologica

P caesp

Altezza

5-20 m

Tipo di vegetazione

Pinete e garighe, soprattutto costiere.

Altitudine

da 0 a 800 m

Fioritura

da Marzo a Maggio

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Scheda aggiornata