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Sp Cichorium intybus

Pianta annua o perenne, un po' ispida, con fusto eretto e zigzagante, alto anche più di 1 m; porta foglie basali partite a segmenti acuti e foglie sul fusto più o meno lanceolate e abbraccianti. I capolini sono portati alla ramificazione del fusto o all'apice e sono formati da fiori ligulati azzurri; gli acheni sono conici, con corona di brevi squame per pappo.Le piante selvatiche possono essere utilizzate per preparare insalate crude o cotte, saporite ma decisamente amare; come pianta officinale ha proprietà toniche, stomachiche, febbrifughe; è buona mellifera. Come pianta coltivata è stata diffusa perché la radice torrefalla era utilizzata come succedaneo del caffè; esistono varietà a foglie grandi e con nervature carnose che forniscono ottime verdure, come le famose cicorie da cespo a foglie verdi o rosse (radicchio rosso di Verona e Treviso, variegato di Castelfranco), le cicorie da taglio e infine quelle da radice (di Magdeburgo). L'endivia è una specie affine (C. endivia L.) conosciuta solo come pianta coltivata: fornisce grandi rosette a cespo conosciute come scarola, endivia riccia.

Autore

Linneo

Etimologia

Il nome del genere è quello greco della pianta; la specie invece riprende il termine latino, da cui peraltro deriva l'italiano endivia.

Tipo di vegetazione

La specie è comunissima negli ambienti ruderali, negli incolti, nei campi e lungo i sentieri fino oltre i 1000 m.

Diffusione geografica

Presente nella maggior parte d'Europa.

Nome italiano

Cicoria; Radicchio

Fioritura

da Luglio a Ottobre

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Scheda aggiornata