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Sp Tragopogon pratensis

La pianta è bienne, appena pelosa, con fusto eretto, striato e cavo, ingrossato ai nodi; le foglie sono lineari abbraccianti. I capolini presentano involucri cilindrici di brattee lanceolate; queste, dopo la fioritura, si ripiegano verso il basso; i fiori sono tutti ligulati, gialli. Gli acheni, fusiformi, presentano un pappo con un lungo peduncolo, alla cui sommità vi sono barbe intrecciate, a ombrello.Le radici e i giovani getti si possono consumare in primavera, prima che siano coriacei; la pianta ha proprietà depurative e diuretiche.

Autore

Linneo

Etimologia

Le lunghe setole del pappo fanno pensare alla barba di un caprone, o becco, dal greco tràgos= caprone epógon=barba.

Tipo di vegetazione

Si incontra nei prati e nei pascoli pingui, negli ambienti freschi fino al piano alpino.

Diffusione geografica

Comune in tutta Europa.

Nome italiano

Barba di becco

Fioritura

da Maggio a Settembre

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Scheda aggiornata