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Rz. legnoso ingrossato; scapo eretto, grosso fino a 1 dm, con squame indurite. Fg. sempreverdi, rigide a forma di spada, lineari-lesiniformi (lunghe 8-18 dm, larghe alla base fino a 3 dm), con spine di 1 cm sul bordo ed una lunga spina apicalc. Pannocchia ampia, lunga 2-5 m; rami ± orizz.; perigonio (5 cm) giallo-verdastro, tubuloso nel terzo inf ; capsula obovoide (4 cm).Norda-mer.Lig., coste tirren., It. Merid., Sic, Sard., Cors. ed Is. Minori: C; più a N (Garda, laghi Insubrici) solo coltiv.Nota - Originaria dell'America Tropic. (probabilm. del Messico, dove tuttavia non si conosce allo stato spontaneo), è stata introdotta in It. nel sec. XVI (Pisa 1583, Firenze 1586) e di qui in tutto il Medit., dove tende a spontaneizzarsi, senza tuttavia entrare nella vegetazione naturale. Nel nostro terr. trova le migliori condizioni di crescita in Sic. dove si propaga soprattutto per via vegetativa: la pianta si accresce durante 10-15 anni, quindi fiorisce un'unica volta e poi muore.
Liguria
Toscana
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
⏉ Cespuglio
4719
L.
Agave; Pitta, Zammara, Zabbara
1219001
P caesp
3-8 m.
Incolti, siepi, bordi di vie, uliveti, coltiv. e naturalizz.
da 0 a 600 m
da Luglio a Agosto