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Gemini prende il proprio nome dal programma spaziale omonimo, che fu messo in atto tra il 1963 e il 1966. Svariati software e capsule hanno preso spunto dal "campo semantico" del programma spaziale per esplorare concetti e attribuire nomi. Ma almeno per un po' mi è parso proprio interessante andare a vedere questo programma spaziale. In particolare sono andato a cercare i quotidiani italiani dell'epoca.
Anzitutto se pensate che oggi sui quotidiani sia dato molto spazio alle notizie di imprese spaziali (come l'atterraggio di Perseverance o il volo di Ingenuity), tenete conto che le imprese di quel periodo pionieristico erano molto più in vista. Ho consultato per ora l'archivio storico de La Stampa, e ho trovato prime pagine interamente dedicate ai voli delle missioni Gemini.
Leggendo in dettaglio le pagine dedicate alla missione Gemini 3, ho trovato un trafiletto veramente curioso.
I due cosmonauti porteranno una crocetta mandata dall'Italia
(Dal nostro corrispondente> Modena, 22 marzo
I due astronauti americani Grissom e Young porteranno domani con loro nello spazio, nella capsula « Gemini », due piccole croci d'oro con l'immagine di San Gimignano benedette dall'arcivescovo di Modena. Fu la maestra Tina Zuccoli a portare lo scorso anno le due croci alla base di lancio americana, esprimendo ai funzionari della Nasa il desiderio che esse potessero andare nello spazio in memoria del presidente Kennedy. L'iniziativa dell'insegnante modenese fu accolta con simpatia e il comandante della Nasa ha comunicato oggi alla signora Zuccolì che domani tutto avverrà come previsto: a ognuno dei due astronauti è già stata consegnata la crocetta ricordo. Sulla navicella spaziale inoltre è stata apposta una scritta in caratteri minutissimi « Modena-Italia ». e. b.
Tina Zuccoli non è una maestra qualunque. Ha viaggiato moltissimo nel Nord America e nell'Artico. Ha visitato più volte la base spaziale di Cape Canaveral. Nel 1969 ha consegnato un insieme di oggetti e immagini agli astronauti della missione Apollo 11. Insomma, non credo siano molte le persone civili che dall'Italia hanno partecipato in modo così assiduo e originale al programma spaziale USA. Tina Zuccoli è morta nel 2006. Nel 2017 a Modena le è stata dedicata una mostra fotografica (di cui magari esiste un catalogo, vedremo). Non c'è una pagina Wikipedia dedicata a Tina Zuccoli. Ma non c'è nemmeno una pagina dedicata al protocollo Gemini.
Se c'è una madrina italiana di Gemini è Tina Zuccoli.
Tina Mazzini Zuccoli. ReVisioni di un archivio fotografico
Storia di Tina Zuccoli, la maestra di provincia che voleva andare sulla Luna