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Ho pensato di provare a tenere una sorta di diario delle cose che guardo e leggo e ogni tanto, quando raggiunge una certa dimensione, senza piani specifici, pubblicarlo su questa capsula.
Inizialmente il titolo doveva essere âcose viste dallâultima voltaâ, ma non mi dispiace lâidea togliere il verbo: il nome del file diventava troppo lungo, e mi piace come suona cosĂŹ.
Ovviamente uno deve iniziare da qualche parte, e non avendo il tempo â e nemmeno la memoria! â di scrivere di tutte le cose che ho visto da quando sono nato. Questo âepisodio pilotaâ sarĂ quindi unâimbroglio! Un potpourri di cose che visto nelle ultime settimane, per dare un punto di partenza.
Ho intenzione di scrivere delle cose che guardo/mi piacciono, senza ordini particolari, senza obblighi, senza tempistiche ecc. Una buona parte saranno probabilmente anime/manga/light novel, ma non mancherĂ qualche discussione sulla musica che sto ascoltando e sui libri che sto leggendo. (O almeno quella è lâidea.)
Dato che seguo sia anime e manga ânuoviâ che in serializzazione da un poâ, ogni serie che menzionerò avrĂ una sua sezione con scritto nel titolo a quale sequenza di capitoli/episodi mi riferisco: credo sia il meglio per evitare spoiler indesiderati.
Non so bene per quale motivo, ma una mattina ho avuto voglia di ascoltare âIn the name of Godâ, dallâalbum âTrain of Thoughtsâ. Sono quindi andato a recuperarmi la discografia dei Dream Theater, che non ascoltavo da diverso tempo, e ho iniziato ad ascoltare. La parte divertente è che ad oggi devo ancora riascoltare âTrain of Thoughtsâ, ma non importa.
Tendo a diventare ossessivo quando si tratta di musica, e ad ascoltare e riascoltare la stessa traccia/album anche per giorni e, in qualche caso estremo, settimane. Questo è stato il caso con questi tre album, in particolare con âSpace Dye Vestâ da âAwakeâ, âHomeâ e âThe Spirit Carries Onâ da âMetropolis pt. 2: Scenes From a Memoryâ e âOctavariumâ da âOctavariumâ.
âMetropolis pt. 2â mi da ancora la pelle dâoca quando lâascolto, da come inizi a presentare lâipnosi e i primi ricordi di Victoria in âOverture 1928â e âStrange DĂŠjĂ Vuâ, fino alla realizzazione sulla vita (piĂš o meno) che Nicholas raggiunge nelle ultime traccie âThe Sprit Carries Onâ e âFinally Freeâ. Il coro di âThe Spirit Carries Onâ, col suo tempismo (dal punto di vista della narrazione) sembra quasi una presa in giro (considerando la storia intendo), ma fa riflettere sullâintera vicenda ogni volta che lo ascolto
If I die tomorrow
Iâd be alright
Because I believe
That after we`re gone
The spirit carries on
â The Spirit Carries On, Dream Theater
âAwakeâ è un album stupendo, lâunico che ho fatto ascoltare quasi interamente anche ai miei familiari, che altrimenti non apprezzano lâalternative metal. âThe Silent Manâ, âLifting Shadows Off A Dreamâ e âSpace Dye Vestâ in particolare sono ottime traccie per introdurre qualcuno al gruppo. Anche qui, mi è quasi impossibile non fermarmi ad ascoltare qualche decina di volte almeno Lifting Shadows e Space Dye Vest quando le raggiungo (e piangere).
âOctavariumâ è per me un album particolare, in quanto è stata la mia introduzione al gruppo. La prima canzone dei Dream Theater che ho ascoltato fu âThese Wallsâ, e mi convinse ad ascoltare lâalbum intero e in seguito il resto della loro discografia. Non mi è facile ordinare le cose che mi piacciono, trovo difficile stabilire se una cosa A mi piaccia piĂš o meno di una cosa B, ma di tutto lâalbum penso che la mia traccia preferita sia la title-track âOctavariumâ: 24 fantastici minuti, 5 parti di una traccia che chiude la sequenza di album collegati iniziato con Metropolis, e il fatto che il testo si chiuda con
Trapped inside this octavarium
[âŚ]
We move in circles
Balanced all the while
On a gleaming razor's edge
A perfect sphere colliding with our fate
This story ends where it began
è perfezione. Cattura lâidea della traccia, dellâalbum, e allo stesso tempo dellâintera sequenza di album (nonostante abbiano temi diversi). Chiude tre ricorsioni in una, assurdo. (Senza neanche nominare le citazioni ai Doors, Beatles, ecc. presenti!)
giudicare un libro dalla copertina non è una scelta saggia
Si ringrazia /r/manga e la mia incapacitĂ di non provare a leggere qualcosa dopo aver visto una bella tavola (non quella che ho linkato) per aver scoperto questo manga.
Non ho letto molti âromcomâ, anche se ho visto qualcosa, e non posso dire di essere un amante del genere, ma nemmeno un detrattore. Ă OK come serie, non ha nulla di particolare, ma è divertente. Soundtrack consigliata: Octavarium (lâalbum), e in particolare con Octavarium (la traccia). Almeno per i capitoli ~130/140 in poi.
Avevo sentito parlare, ma molto vagamente e non ci avevo mai ragionato troppo, che in Giappone fosse possibile ânoleggiareâ diverse, emh, cose, come ad esempio una famiglia, o addirittura una fidanzata. Non si tratta di prostituzione, ma lâidea è di pagare una persona perchĂŠ esca con te. (il titolo in inglese è infatti âRent-a-girfriendâ, ovvero ânoleggia una fidanzataâ.) OK, non nego che lâidea mi suoni sbagliata e anche, con lâapprovazione dellâAccademia della Crusca, un poâ âcringeâ. Però oh, il mondo è bello perchĂŠ è vario, e non sarebbe interessante se non ci fossero differenze culturali del genere. (forse questa è solo una scusa?)
In ogni caso, il manga tratta della graduale infatuazione del protagonista, Kinoshita Kazuya, con Mizuhara Chizuru, la ragazza âa noleggioâ, e viceversa, e di come possa nascere âlâamoreâ nei piĂš svariati posti e situazioni â o almeno questa è lâidea che mi ha dato. Dato il genere, molti aspetti sono abbastanza scontati, come la costruzione di un harem entro il quarto tankobon, la presenza di archi e/o scene esagerati e tirati allâestremo e via dicendo.
Però, nonostante tutto questo è stata una lettura divertente e rilassante in questi giorni. Stando a MAL, ho iniziato a leggere il 16 gennaio alle 4 di pomeriggio (non so se UTC o CET) e lâho finito alle 3 e mezza del 20 (grazie a una maratona finale da una sessantina di capitoli) e sono attualmente in pari. Considerando la lunghezza di alcuni archi non so se sarei riuscito a seguirlo settimana per settimana da quando è iniziato. In ogni caso, trovo che man mano che si va avanti migliori, in particolare da intorno il capitolo 100 in poi. Sembra inoltre diretto verso quello che spero sia un finale, o almeno una svolta decisiva per i nostri protagonisti.
Parlando dei personaggi:
Fight me!
Nulla da dire su Kazuya. Mizuhara è adorabile. Le nonne mi spaventano.
(P.S.: Punti extra per lâambientazione universitaria invece che da scuola superiore, anche se probabilmente non poteva essere altrimenti dati i temi trattati.)
âWonder Egg Priorityâ è una serie che ho rischiato di perdermi, e sono davvero felice che non sia andata cosĂŹ.
Uno dei miei gruppi di traduttori preferiti ha deciso di portare questa serie, attualmente in uscita, e lâho guardata principalmente per questo motivo: che sia un bene oppure no, mi fido dei gusti di alcuni gruppi di traduzione!
Il primo episodio mi ha rapito: lâeterocromia della protagonista, lâinsetto parlante e lâatmosfera onirica e surreale, le musiche, la grafica, quello che succede nella scuola⌠Non voglio parlarne troppo per non rovinarne la visione, ma non vedo lâora di guardare come continua. (lo studio è Clover works!)
Altro anime stagionale dallo studio Clover works. Mia sorella ha letto il manga e non vedeva lâora che venisse animato, e quindi mi ha convinto a vederlo. Il primo episodio mi è piaciuto, sembra uno slice-of-life/romcom; il secondo episodio mi ha decisamente divertito (ma quella testata? Mi ha ricordato quella scena in Fruit Basket quando il presidente del consiglio studentesco riprende Momiji e Hatsuharu interviene.)
Ad essere onesto non mi ha fatto urlare al miracolo, ma sono comunque curioso di vedere come si svilupperĂ la storia.
Ho iniziato a leggere chainsaw man piĂš o meno quando è uscito il capitolo finale. Non ho molti commenti da fare, se non che in paio di punti mi ha fatto tornare in mente (ma vagamente) Devil Man (il manga), e di come apprezzi la velocitĂ della narrazione: non ci sono stati (finâora) capitoli vuoti, inutili, scene per allungare il brodo o cose simili. Ă sempre stato sul pezzo, forse fin troppo!
Sono molto curioso di vedere come continui, e ho visto la notizia di un adattamento da parte dello studio MAPPA. Ho aspettative.
Non sono sicuro sia una scelta saggia scrivere di come ho scoperto questa serie. Si è trattato di una scoperta casuale leggendo tra i commenti di unâaltra serie che, per mantenere parte della mia dignitĂ intatta, non nominerò. (Lâunico indizio è che si tratta di un manga breve, poco piĂš di 10 capitoli, e con una qualche connessione con Oshi no Ko. A buon intenditore, poche parole.)
Ho scoperto solo dopo averlo iniziato che si tratta di una collaborazione tra Aka Akasaka (Kaguya-sama dice nulla?) e Mengo Yokoyari.
Il primo capitolo mi ha convinto. Ă intrigante la premessa (non la voglio spoilerare!), anche se poi seguono un paio di capitoli non troppo interessanti. Fortunatamente la storia si riprende e inizia a marciare con un buon ritmo; unâaltra serie che non vedo lâora esca un nuovo capitolo!
MA DAVVERO? IL 25 DICEMBRE ANNUNCI UNO HIATUS CON UN CAPITOLO DEL GENERE? ARRGGGG!
Eh niente, pensavo di aver ricevuto un regalo di Natale ma invece no, anche se dal tema dellâopera non potevo aspettarmi qualcosa di diverso.
10/10.
$BlogIt: index.gmi,v 1.1 2021/10/20 07:41:47 op Exp $